Santuario di Santa Felicita

Santuario di Santa Felicita

Nei pressi della Mefite, poco distante dall’azienda agrituristica Radici Irpine, si trova il Santuario dedicato a S. Felicita, eretto sulla collina dove insisteva il nucleo romano abitato, a seguito del definitivo abbandono del tempio dedicato alla Dea Mefite situato nella Valle d’Ansanto. Vicino al Santuario si trova anche la croce mostrata dall’immagine sulla destra, su cui si legge la data del 1930.
L’edificio religioso, meta di pellegrinaggio, venne eretto originariamente durante il Medioevo, in epoca longobarda, e venne indicato negli statuti del 1440. Venne ristrutturato verso la metà del XVII secolo ed interamente ricostruita nel XX secolo, anche se la facciata, di epoca anteriore, contiene un portale in pietra del XVIII secolo.

All’interno, ad una sola navata, notevoli sono le tele (alcune attribuite ad Ovidio Martino) del 1573, che raffigurano il martirio di Santa Felicita e dei suoi sette figli, un mezzo busto in legno scolpito e policromo del XVII secolo che ritrae Santa Felicita, In due nicchie laterali vi si ammirano le statue di S. Lucia V. e M., e di S. Felicita M. ad altezza naturale, erroneamento attribuita nel passato a S. Filomena. In locali annessi alla chiesa si custodiscono una raccolta di reperti archeologici ritrovati in situ, e che attendono uno studio sistematico.
Tra le reliquie della Santa Martire sono custodite nel petto della sua statua due denti molari; mentre la testa secondo le ultime ricerche si trova custodita nella Chiesa di S. Felicita sull’Arno in Firenze.
Presso Alife, sono custoditi anche 4 busti reliquiari di Felicita e dei Figli Martiri. S. Felicita è anche patrona principale dell’Abbazia della SS.ma Trinità dei Cava dei Tirreni.

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